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giovedì 23 dicembre 2010

"Five is better" ovvero "Bisogna saper scegliere"

Dallo scorso anno i film che ottengono la nomination agli Oscar come miglior pellicola dell'anno sono 10, non più 5. La scelta di allargare il campo voleva essere un'apertura a film indipendenti che sarebbero riusciti a raggiungere il grande pubblico e i fondi della pubblicità delle case cinematografiche grazie alla nomination. Un risultato che non è stato ottenuto. Lo scorso anno la categoria era chiaramente divisa fra i 5 film che sarebbero stati comunque candidati e gli atri 5, lì senza speranza, quasi che la candidatura fosse in sé un premio di consolazione. Era ovviamente chiaro agli Oscar 2010 che solo due film potevano vincere: "Avatar" e "The Hurt Locker". Nessuna sorpresa: è quasi sempre andata così. L'aumento dei nominati lo scorso anno ha soltanto allungato la serata e tolto sapore al bello degli Oscar: scommettere su chi sarà sarà escluso dalle candidature. Questo l'autore parere di ew sul tema: http://insidemovies.ew.com/2010/12/22/lets-go-back-to-five-oscar-nominees/.

mercoledì 22 dicembre 2010

Parlando Francamente

Sia chiara la premessa: secondo me Anne Hataway e James Franco, chiamati a presentare la prossima edizione degli Oscar, sono troppo giovani per questo compito. E questo pare essere il ragionamento fatto anche dagli agenti dell'attore. E' stato lui stesso a raccontare che la sua prima reazione alla richiesta di condurre la serata è stata un no, ma alla fine ha detto sì perché tutti attorno a lui erano contrari. Secondo quanto riporta "Entertainment Weekly" l'attore di Spiderman ha deciso di rischiare.
Le sue parole: "My initial reaction was 'no', then I thought about it and I thought, well, why not? Because I'll look bad? Well, I don't care. "When we finally met and discussed it in person, all my representatives were saying, 'No! Of course not!' So that always sparks something in me. So I said, 'Yes, of course!'"
La posizione dei suoi agenti era quella di chi indirizza un attore verso le migliori scelte possibili per la carriera. Lui ha deciso di fare il contrario, per non annoiarsi. Non è una novità per Franco fare scelte insolite visto che si è iscritto all'Università quando la sua carriera era in piena ascesa. 
Era sorpreso quando gli hanno offerto il lavoro, ma si è abituato anche all'idea di essere molto criticato. Dice che non gli interessa nemmeno se sarà la peggiore notte degli Oscar di sempre. Possiamo dire che ce ne sono state delle pessime: non deve preoccuparsi. Negli ultimi anni il migliore è stato Hugh Jackman, Whoopi Goldberg non è andata male senza raggiungere il perfetto Billy Crystal. Ce ne sono state anche delle pessime a cominciare dall'ultima, condotta da Alec Baldwin e Steve Martin: estremamente noiosa!

martedì 21 dicembre 2010

Road to the Oscars

Gli Oscar sono la mia americanata preferita. Ad alcuni piacciono gli hamburger, ad altri le harley, a me il megashow celebrativo. Ho cominciato al liceo guardando la notte degli Oscar. Ho proseguito, negli anni, appassionandomi a tutti gli altri premi, a quella che viene definita Awards Season. Una stagione fatta di tappeti rossi e discorsi improvvisati per finta. Una stagione che va dall'autunno, con le nominations, alla primavera, con la consegna dei premi. Una stagione che per i media americani dura tutto l'anno visto che già durante l'estate si pensa a chi sarà nominato. Io vedo e rivedo le notti degli Oscar passate http://www.youtube.com/user/oscars?blend=1&ob=4 e leggo quello che si presenta per il futuro: nomination, analisi, ricerche e studi di settore. Se esiste una "Harry Potter Economy", esiste anche una "Oscar Economy". Ci sono invadenti campagne promozionali e investimenti notevoli sulla pubblicità per i film e gli attori. Ci sono premi dati come compensazione di errori del passato, film che sembrano nati apposta per portare un attore al premio. E' il caso di "Crazy Heart": lo scorso anno per Jeff Bridges arrivò il primo Oscar, alla quinta candidatura, grazie a questo film piccolo e tutto sulle sue spalle. Non aveva vinto per "L'ultimo spettacolo" o "Starman", non era nemmeno stato nominato per "I favolosi Baker" e "Il grande Lebowski". E' giusto che un premio arrivi per un'intepretazione ottima, ma non certo superiore a quelle per cui non aveva  nemmeno avuto la candidatura?